Alessandro Bondi Massaggi, Riflessologia, Shiatsu, Forlì Faenza

Massaggio dei trigger points

Massaggio dei Trigger Points:  l imprescindibile asso nella manica per il benessere

Ai sensi della legge 04/2013, le seguenti informazioni e trattamenti descritti non hanno carattere medico né sanitario e pertanto non sostituiscono responsi e pratiche mediche o sanitarie.

Per prima la domanda che molti (forse) si stanno ponendo: cosa sono i Trigger Points?

Sono i punti in cui quasi sempre i muscoli tendono ad irrigidirsi. Quando senti una zona un po’ indurita e magari anche dolorante è probabile che sia un Trigger Point contratto. Si trovano su tutto il corpo, dalla testa ai piedi. Dovunque ci sia un muscolo lì c’è un Trigger, che può contrarsi.

Cos’hanno di particolare?

Che a prescindere da sesso, età e peso tutti abbiamo gli stessi Trigger nelle stesse zone del corpo! Ad esempio i punti in questa figura

Possono anche non fare male ma se li si trova e li si tocca nel modo giusto procureranno a chiunque un dolore acuto e particolare. Questo perché, come accennato, sono le porzioni dei muscoli che strutturalmente tendono ad avere contratture. Non è sempre così e possono anche non causare problemi ma in genere i dolori muscolari partono (anche) da questi

Perché è fondamentale conoscerli e massaggiarli

Perché è un po’ come sapere già la soluzione di molti problemi fisici. Sciogliendo determinati Trigger anche i dolori connessi di solito regrediscono subito o scompaiono. Ma ciò non  è sempre sufficiente, in quanto un terapeuta capace sa anche ascoltare il corpo con le mani e trovare le contratture non su Trigger. E se si eliminano anche queste ci sono ottime possibilità di risolvere il problema già con una sola seduta.

Perché si contraggono?

Un muscolo o un punto si contrae soprattutto quando è troppo affaticato, da uno sforzo fisico aerobico o anche da una semplice postura errata o attività all’apparenza senza pericoli. Ad esempio manovrare il mouse, telefoni e tablet o ma anche lavori che implichino sforzi particolari, tenere un phon, o una macchina fotografica o un ago da cucire. Ma anche un errato svolgimento dell’attività sportiva è causa della loro contrattura. Il discorso sarebbe più lungo e complesso ma ho tentato di condensarlo per dare almeno un’idea.

Come li si individua?

E’ importante consultare siti o manuali in cui sono mostrati almeno per capire le zone in cui sono, ma poi ci vuole un grande ascolto tattile. Per quanto si possa studiare bisogna saperli trovare e trattare nel modo giusto. Ed ognuno richiede un approccio e trattamento particolare. Ad esempio anche l’angolazione del dito che preme è fondamentale e determina il successo o meno della seduta. Saperli trovare è sì una dote naturale ma che si può e si deve allenare per affinarla e riuscire a leggere il corpo anche ad occhi chiusi.

Massaggiarli è doloroso?

In generale no ma dev’essere il terapeuta a capire, anche con l’aiuto del/la paziente, fin dove può spingere la pressione. In genere bisogna arrivare a un “piacevole fastidio”, un crinale non facile da trovare e mantenere. Infatti al contrario di quel che si pensa dopo questa soglia applicare più forza nel massaggio non sortisce effetti ma anzi irrigidisce solo la persona che soffre. Questo va evitato.

Come li si scioglie?

Ci sono diverse tecniche a seconda del grado ed estensione della contrattura. Non c’è uno schema ufficiale ma ho sviluppato un mio approccio quasi sempre vincente. Prima massaggio un po’ la parte con le manovre che ritengo opportune, poi magari qualche digitopressione ed infine l’uso della Coppettazione, statica o dinamica. Di solito è una strada che porta ottimi risultati.

Che problemi risolvono?

Sono efficaci contro mal di testa, cefalee, cervicale, dolore alle spalle, epicondilite ed epitrocleite, tunnel carpale, dolori alla mano, gastrite e reflusso, mal di schiena, sciatica, dolori alle gambe, fascite plantare e dolori ai piedi in generale. Insomma una vastissima gamma.

Sono riconosciuti dalla medicina?

Certo e anzi sono stati “scoperti” e studiati da medici. La più famosa è stata Janet Travell (1901-1907), dottoressa e medico personale dei presidenti americani Kennedy e Johnson. Oggi nei paesi anglosassoni tutti i professionisti del benessere bene o male li conoscono e li usano, mentre in Italia sono noti ma poco trattati, e comunque di rado in maniera davvero efficace.

Come si diventa specialisti dei Trigger?

Da quanto so non ci sono corsi ufficialmente riconosciuti specializzati in materia.  Ce ne sono di post universitari riservati a fisioterapisti e medici in cui mi risulta si trattino anche i Trigger ma non li ho frequentati e quindi non ne sono certo. Comunque a mio avviso l’unica strada davvero efficace è di studiarli e provare a cercarli e trattarli su persone diverse per anni. Come già detto ogni punto e fascia muscolare richiede un approccio specifico, la cui efficacia dipende da vari fattori, come l’angolazione, la quantità e la durata della pressione e dalla tecnica di massaggio. Ma inutile dire altro, se non che lo specialista bravo è quello che porta risultati immediati, e solo questo conta.

Dove ricevo

La mia tariffa

  • 50 € per un’ora
  • 70 € per un’ora e mezza
  • 85 € per due ore

Maggiorazione di 5 € se la seduta si svolge a Faenza. È possibile pagare con bancomat e carta.

I miei recapiti

Ricevo anche sabato e domenica ed in ogni caso sempre e solo su appuntamento.

Ai sensi della legge 4/2013
Le informazioni riportate non sono consigli medici, hanno solo un valore illustrativo e non possono, né devono, sostituire il parere medico.